Sergio Messina and the
Four Twenties-“Sensual Musicology”- Sergio Messina sta invecchiando, ma come
usa dire ora sul “UEB”: lo sta facendo bene! Passati i tempi del Mulino Bianco
e di Gabriele Ansaloni, il Sergio attuale scava nei meandri della sua e nostra
mente, l’emotività che fuoriesce da ogni traccia è notevole. Ho parlato
dei suoi precedenti lavori e le sue note mi hanno spesso convinto a riascoltare
ripetutamente i suoi brani. Passiamo a Sensual Musicology... Goodbye Porkpie Hat di Charles Mingus viene rielaborata
alla “Mia” maniera e Sergio sa a cosa mi riferisco. Il virtuosismo di SM va
a toccare la storia…e così Amara Terra Mia di Domenico Modugno ti agguanta per
lo stomaco e ti stravolge, ti cattura, ti prende, profondamente, una
rielaborazione di gran classe, sopraffina. Valeria Rossi, voce intensa, interpreta Sometimes Remember. La perla arriva con la rielaborazione
di The way you make me feel di Michael Jackson, non dico niente…
ascoltatela! Chiudono la facciata Just because you're
dead e Sono stufa di tutto, la prima di gran stile, la
seconda che ha un senso sempre più marcato con l’andare del tempo,
Buddha Stick colpisce ancora. La versione del Bolero di Ravel ancora più in là
spinge i sensi di chi ascolta, sono sincero, il Bolero mi era balenato
precedentemente in mente ascoltando lo scorso disco… un desiderio mio nascosto
casualmente esaudito? Forse! La versione digitale,
disponibile su Bandcamp e in streaming, contiene due bonus track: un Valzer
olandese e una versione di In a Silent Way, capolavoro di Joe Zawinul
nell'arrangiamento di Miles Davis, che vede la partecipazione di
Tez/Maurizio Martinucci, musicista, sperimentatore a tutto
tondo e membro attuale dei Clock DVA. Chiudo
questa recensione dicendo che si vola alti, molto, musicalmente, culturalmente e
sensorialmente. Sergio Messina oggi è questo… non oso pensare una successiva
evoluzione. Un lavoro importante. Hell Yeah! Recording
https://sergiomessina.bandcamp.com/